Scritto il 2 ottobre 1936.
Prima pubblicazione: Vechernaya Moskva
Tradotto da Clara Statello, Marzo 2009
Caro Ruben,
perdonami per non averti scritto tutto questo tempo. Ma sai, naturalmente, che sei sempre nei miei pensieri. Ho solo avuto una terribile mole di lavoro da svolgere.
Non puoi neanche immaginare, figlio mio, quanto salvaggia sia la battaglia che si sta combattendo ora in Spagna.
Il fascismo sta provando con tutta la sua potenza a soggiogare sotto il suo artiglio sanguinario il cuore del popolo spagnolo. Ma il popolo spagnolo si è sollevato nel magnifico desiderio di difendersi da solo, e preferisce soccombere piuttosto che diventare schiavo del fascismo. La battaglia va avanti giorno per giorno, ora per ora. E in questa battaglia alcuni dei nostri migliori e più coraggiosi compagni sono morti, hanno sacrificato loro stessi sino all'ultimo.
Abaflaz è morto come un eroe nell'assalto alla caserma di La Montafla. Tu sai che questa caserma, naturalmente, è situate vicino a Piazza di Spagna, dove c'è la statua di Don Quixote. Io ho trascorso tanti giorni al fronte tra gli uomini della milizia nazionale e della guardia civile. Loro tutti stanno combattendo con uguale coraggio e uguale entusiasmo.
La mia speranza è che nonostante tutte le difficoltà, soprattutto la scarsezza di armi, noi possiamo comunque vincere. Può darsi che moriremo tutti in questa lotta, ma tu, figlio mio, sii forte. Pensa ai nostri ideali, sii pronto a batterti senza esitazioni, sii pronto a sacrificare te stesso sino alla fine in nome della nostra causa.
Impara a lavorare e a capire le questioni politiche. Devi anche essere forte fisicamente. Studia la teoria, che ti renderò capace di comprendere tutto ciò che sta accadendo dal punto di vista Marxista. Sii gentile coi tuoi compagni. Non dubitare neanche per un momento del fatto che il comunismo sia il solo ideale a cui valga la pena dedicare tutta la propria vita.
Dì ad Amaya che sto molto bene. Non ho notizie di tuo padre perché le comunicazioni sono state interrotte. Chiedi ad Amaya di scrivermi a Madrid; e io scriverò anche.
Il mio amore e la mia speranza sono con voi due.
Arrivederci, figlio mio! Tua madre ti ama più che la sua stessa vita e ti bacia appassionatamente.
Ultima modifica 13.03.2009